Alchimia antica 1

Anno 2019

Dimensioni 70×40

Opera eseguita in computer grafica.

 

 

Inanna, Lamassu, Anzu

Inanna, dea selenica bipolare, è la signora del cielo e della notte. Dietro di lei si intravede l’uovo cosmico che emana due degli elementi essenziali alla vita organica: luce ed ossigeno.

Al centro dell’opera, come bersaglio estetico e fulcro allegorico esoterico, è posto il sesso della dea: la sua vagina è la serratura della porta alchemica (nelle mani Inanna sembra conservarne la chiave, ossia la croce ansata, “Ankh”) e il suo grembo è coppa di geni, custodia di ogni semente e da esso scaturisce la natura da cui hanno origine la conoscenza alchemica e le scienze naturali.

Ai piedi di Inanna è posto l’astro suo custode e custodito, mentre dietro il capo della dea la terra sembra farsi aureola, ad indicare la sua funzione di protettrice della natura.

Al fianco destro di Innana, in vigile attesa, vi è il guardiano Lamassu, mentre a sinistra il demone dell’aria Anzu, dal piumaggio colorato come l’arcobaleno.

I tre personaggi rappresentano anche i tre principi alchemici tradizionali: Solfo-mente-Inanna, Sale-corpo-Lamassu e Mercurio-anima-Anzu.

Inanna, Lamassu e Anzu rappresentano anche la sintonia neurale tra emisfero sinistro (Lamassu parte razionale, analitica, temporale, logica che controlla la parte destra del corpo), emisfero destro (Anzu parte non razionale, non verbale, olistica che controlla la parte sinistra del corpo) e corpo calloso (Innana che rappresenta appunto la connsessione madre).