LE LETTERE DEL POETA

 

Risveglio tra pagine di fiori

devoto dei loro petali amari

inebrio i sensi per ghermirli.

É per mutare in lettere le emozioni

che mi rendo preda in trappola.

Per svelarsi l’essere emotivo si fa tana in pozzo

segreto di fonte

caro a mistici, poeti e labbra arse.

Quando il pensiero cala come nebbia sondante

l’essere emotivo si placa

e arrendevole giunco

inclina senza guastarsi.

Cessano le aridità del cuore

la dove bruma posa in rugiada.

L’aurora ancora non mi svela

trattengo la mia notte

celando ombra al giorno

ma solo per farmi suo amico

mi rendo nostalgia al Sole.

Godo del resistevole approssimarsi di opposti amici

polarità che pur non toccandosi generano

e quanto è mirevole ciò che è più invisibile

il non tempo della muta e del germogliare

l’indescrivibile attimo della mitosi

e la meiosi che ha dato alba alla consapevolezza.