memento mori

Anno 2019

Dimensioni 50×60

Opera eseguita in computer grafica.

 

Nell’antica Roma, quando un generale rientrava nella città dopo una grande vittoria militare e sfilava lungo le strade per raccogliere gli onori del popolo giubilante, per evitare che si inorgoglisse troppo, veniva seguito da qualcuno, solitamente uno schiavo, che gli sussurrava all’orecchio la locuzione latina: “Respice post te. Homine te memento” (guarda dietro te. Ricordati che sei un uomo). Da questa locuzione ne deriva il famoso “memento mori”(ricordati che devi morire).

Il quadro rappresenta un teschio il cui sguardo (se così si può dire) è rivolto ai quattro punti cardinali ed ai quattro elementi della tradizione filosofica antica: terra, acqua, fuoco e aria, rappresentati dai colori dello sfondo.

Il significato simbolico è palesemente un richiamo alla transitorietà della vita e la perpetua mutazione delle cose.